Per me che sono un ragazzo di via della Scrofa, arrivato al Secolo d'Italia
una o due generazioni dopo, le bellissime pagine scritte da Mauro Mazza
non rappresentano soltanto un viaggio nella memoria, ma innanzitutto recuperano
sentimenti e ricordi di una generazione che ha saputo essere comunita'
di valori e d'idee, unita strettamente da un orgoglioso sentimento di
forte appartenenza.
"I ragazzi di Via Milano"(Fergen edizioni, pp.142,euro 10) racconta
l'esperienza meravigliosa di un gruppo di giornalisti , ma anche uomini
di pensiero ,accomunati dalla forte intensita' di un credo politico che
ha trovato nella condivisione il motivo di quello stare insieme per difendere
dalle aggressioni, non solo verbali, una certa idea della destra ,convinti
di essere dalla parte giusta e di dover combattere per difenderla.
Mauro Mazza rievoca la vita di redazione di quel microcosmo d'umanita'
che si impegnava con la passione della militanza, perche' la politica
era culturalmente intesa come un progetto da realizzare.
Adesso che il clima politico, culturale e sociale e radicalmente cambiato
e anche la destra italiana ha subito la sua metamorfosi, lasciando definitivamente
la casa del padre, il libro di Mazza puo' servire ad aprire un dibattito
fecondo sul presente ,e sul futuro di Alleanza Nazionale.
Il direttore del Tg 2 nel suo racconto intreccia, i sentimenti e i ricordi
che hanno formato la trama della vita di una generazione che ha vissuto
una straordinaria stagione d'oro: quella di credere nelle proprie idee
e di lottare per esse, difenderle strenuamente a rischio della vita.
In questo emozionante viaggio nella memoria Mauro Mazza ricostruisce le
cronache i ricordi di una stagione gravida di passioni e di entusiasmi.
Una stagione umana troppo umana che non avra' mai eguali nella storia
dei nostri rapporti umani.
Saremo eternamente grati a Mauro per averci tramandato la storia bellissima
dei ragazzi di Via Milano. In tempi bui di omologazione culturale e politica,
le sue parole fanno bene al cuore.
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